Lo scorso 5 gennaio è tornata a Longi la tradizionale Sagra del Suino nero dei Nebrodi, giunta quest’anno alla IX edizione. La piazza Generale Moribondo ha ospitato gli stand allestiti per l’occasione dove è stato possibile gustare il famoso suino nebroideo e tante altre specialità gastronomiche.
Inoltre, tante piccole aziende locali hanno partecipato esponendo i loro prodotti e permettendone l’assaggio. La giornata si è articolata con un convegno pomeridiano che ha visto sfilare importanti rappresentanti del mondo medico e dell’agro-alimentare.
La palestra comunale è stata teatro del VII convegno sul tema: “Il suino nero siciliano ecotipo dei nebrodi – le razze suine autoctone italiane, dal sapere ai sapori”, che ha visto tra gli altri la partecipazione dell’Assessore regionale agricoltura e Foreste, La VIa.
Presenti in sala anche Germanà e Chiofalo, rispettivamente Preside della facoltà di Medicina Veterinaria di Messina e predidente del C.T.S..Per l’occasione sono intervenuti anche Vincenzo Russo, professore di Zootecnica dell’Università di Bologna, e Gian Marco Casadei, Direttore Associazione Pro.Le Allevatori Ravenna.
Sono stati toccati molti temi e punti che riguardano la tutela di questa razza autoctona che rischia l’estinzione. E’ stato sottolineato da più parti il prestigio delle carni del suino nero e la sua superiorità rispetto ad altri tipi.
Denominato anche Nero Siciliano, è una razza siciliana di origini antichissime. Oggi è presente un limitato numero di esemplari (circa mille scrofe pure e altre derivate) che continua ad essere allevato allo stato brado nelle Madonie oltre che nei Nebrodi.
Razza precoce e longeva, è caratterizzata da una interessante fertilità e vivinatalità (elevato numero di suinetti portati allo svezzamento). Resistente alle malattie, capace di valorizzare alimenti anche poveri è molto resistente alle avversità climatiche.
Le sue carni sono utilizzate sia allo stato fresco che insaccate, ottenedo prodotti di alta qualità. L’Istituto Sperimentale Zootecnico per la Sicilia (ISZS) sta conducendo attività di ricerca sul Nero siciliano, allo scopo di salvaguardare la razza, diffonderne l’allevamento estensivo ecocompatibile, promuovere i prodotti tipici a base di carne suina di alta qualità e tipicizzare il salame prodotto con carni di suino nero dei Nebrodi.
Nel corso del dibattito, ci si è soffermati anche su altre razze autoctone come Mora romagnola, Cinta Senese, sarda, Casertana e Calabrese.
A tal proposito sono intervenuti Porcu dell’Istituto Zootecnico caseario per la Sardegna e Monaco, Dirigente servizi zootecnica ARSSA Calabria.
Alla fine del dibattito si è passati alla parte gastronomica con la presentazione di piatti tipici preparati con le carni del suino nero da alcuni chef longesi: si è cominciato con gli involtini di suino nero allo speak spadellati al miele zagara, passando per le braciole ai sapori nostrani, concludendo con la spalla di maialino nero farcita alle castagne dei Nebrodi.
La gente ha partecipato con entusiasmo e l’atmosferadi festa è stata rinforzata dalla partecipazione della “Compagnia di Canti Popolari”, di Alcara Lì Fusi.
FONTE: Il Quadrifoglio
Carmen Pidalà
Comments are closed.