Anche l’olio siciliano ha superato le aspettative aggiudicandosi, con un primo premio per la categoria “frutteto leggero” e 21 gran menzioni, un terzo dei riconoscimenti assegnati dal concorso Sol d’Oro.
Il merito? Secondo Dino Catagnano, dirigente responsabile per la filiera olivicola dell’assessorato regionale Agricoltura, “l’alta qualità dell’olio siciliano, tornata quest’anno ai massimi livelli, è stata determinata dalla quasi totale assenza degli attacchi della mosca dell’olivo”.
Questo, assieme ad altri fattori concomitanti, come il successo mediatico dell’Isola, la collocazione dello Stand Sicilia proprio al centro del padiglione e il tutto esaurito all’appuntamento annuale con l’enoteca italiana di Siena per la degustazione guidata, hanno reso gli stand degli olivicoltori siciliani particolarmente visitati.
E non solo dal pubblico ma anche da operatori specializzati, anche esteri, con una folta rappresentanza di buyer provenienti da Russia, Giappone e Usa.
Nonché da rappresentanti della stampa specializzata, particolarmente interessati a conoscere le zone d’eccellenza della produzione isolana come i Monti Iblei, il Trapanese e il Val di Mazara.
Probabilmente non tutti i contatti avranno un seguito – conclude Catagnano – ma di certo ciascuno di essi può contribuire a rafforzare l’immagine dell’Isola nello scenario dell’olivicoltura nazionale e internazionale.
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