CORPOSI, FRESCHI, MINERALI ED IMPONENTI MA SONO VINI?
Oggi ti presento i vini della Tenuta Rapitalà. Un territorio formato da 225 ettari, di cui la maggior parte adibiti alla coltivazione di vigneti.
Il nome è di origine araba Rabidh-Allah “fiume di Allah“ e deriva niente meno che dal torrente che attraversa in due i vigneti.
Lo sai cosa dimostra questo? Che è una terra abitata già allora dagli Arabi e oggi è sede di vigneti molto pregiati e con forte personalità come il Grand Cru Rapitalà.
Bada che questo vino ha sull’etichetta lo stemma della Famiglia. E che dire del corposo Nero D’Avola Campo Reale Rapitalà?
Profumo avvolgente e corposo, come quando mangi la frutta matura e hai in bocca quel gusto pieno, ecco così forse riesco a rendere l’idea del suo sapore.
Ma se preferisci la freschezza, la mineralità ti accontento subito. Alcamo Casalj Vigna Rapitalà il Catarratto e lo Chardonnay gli danno tutto il sapore e il profumo della macchia mediterranea… salvia, timo, capperi, pomodoro.
Fruttato ma elegante è il Piano Maltese Bianco Rapitalà. Un vino che lascia in bocca un retrogusto di mandorla amara. Amara ma piacevole.
Oltre a questi la gamma dei vini della Tenuta Rapitalà comprende il Nuhar Rapitalà, da uve Nero d’Avola e Pinot nero. A questi si aggiungono Hugonis Rapitalà e Solinero Rapitalà, il primo nasce dal blend Nero d’Avola e Cabernet, il secondo da uve Syrah in purezza.
Ma non ho ancora finito. Vuoi un vino profondo e intenso di colore giallo ocra? Ecco ti presento il Cielo D’Alcamo Rapitalà. Il sapore è caldo, ampio e profondo come le uve esposte a lungo al sole dell’autunno siciliano, più dolce di quello aggressivo dell’estate.
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