Il Suino Nero Siciliano o dei Nebrodi costituisce una popolazione, ben definita, che si è originata dal ceppo indigeno.
Fortunatamente l’impegno di non pochi, ma soprattutto degli allevatori, ha permesso che questo germoplasma, così prezioso, non si perdesse e che le iniziative intraprese permettessero la conservazione e la valorizzazione di questa popolazione.
Si può trovare, da sempre, all’interno dei boschi più fitti ed impervi dei Nebrodi dove riesce a riprodursi allo stato naturale conservando l’insieme delle sue caratteristiche morfo funzionali acquisite nel tempo attraverso una selezione avvenuta nella forma più naturale ed in un mirabile equilibrio instaurato con le difficili condizioni ambientali.
E’ in questo contesto che gli allevatori si sono orientati verso l’allevamento di questo Suino dei Nebrodi, animale capace di sfruttare al massimo il pascolo e le poche risorse alimentari disponibili.
Le caratteristiche geomorfologiche, dei pascoli naturali incontaminati e climatiche del territorio del Parco dei Nebrodi hanno determinato la sopravvivenza di questa razza con la sua alta resistenza alle malattie, con elevata attitudine materna, i cui soggetti sono grandi camminatori e capaci di rusticità, morfologiche ed organolettiche sono uniche.
Caratteristiche che gli hanno permesso di vivere e produrre in ambienti difficili nei quali altre razze non sarebbero sopravvissute.
In questi allevamenti si allevano animali della razza autoctona Suino Nero Siciliano, noto anche come Suino Nero dei Nebrodi e tradizionalmente chiamata dagli allevatori U Porcu Nivuru.
E’ oggi allevato libero sui monti Nebrodi, dai soci del Consorzio di tutela e allo stato brado controllato (tipo plein air).